domenica 29 maggio 2011

le ragioni del mio amore

il tuo cuore freddo mi fa male
mi fa sentire sola
e umiliata

quanto vorrei abbracciarti
e rimanere così
pazientemente
fine a che non si sciolga il ghiaccio che hai nel cuore
non sono una cattiva persona
io potrei sostenerti
ti sosterrei
senza lasciarti cadere
m'inzupperei di tutto quel liquido che non è più freddo
per starti vicina
curarti
salvarti
per essere amata
da te

ogni volta

il giro s'è compiuto di nuovo

un'altra promessa

un'altra presa in giro

un altro eccitamento

un'altro abbandono

un' altra attesa disattesa

di nuovo un cuore infranto

il mio

e la ferita che ho qui sullo stomaco

di nuovo fresca

aperta

non riesco ad uscire dalla giostra

ogni volta che ne scendo sto male

ma poi ci risalgo

e ci risalgo

e ci risalgo

e ogni volta è sempre uguale

ma il dolore no

il dolore è ogni volta più forte

ogni volta lo stesso

ma ogni volta più intenso

la stressa umiliazione

lo stesso abbandono

le stesse speranze infrante

la stessa sensazione di non esistere

si sommano a tutte quelle accumulate in precedenza

sempre le stessse

sempre uguali

sempre più forti

e ho l'impressione che quasi non ce la faccio più

ho l'impressione che quasi mi viene da vomitare

ho l'impressione di morire sotto il peso di questo dolore

che si fa ogni volta sempre più ottuso

sempre più assoluto

sempre più schiacciante

sempre più senza senso

sempre più

...

e chiudo gli occhi per guardare la faccia di questo nuovo dolore

ogni volta diversa

ma mi sembra che poi alla fine

sia ogni volta la stessa

...

lunedì 2 maggio 2011

polli e pollai

Come polletti travestiti da galli,
ci mettono in fila
in ben nutriti pollai
dove
vedendoci in volontaria ostinata attesa
tornano a beccarci quando più li aggrada
e intanto si compiacciono di metterci così
tutte stipate l'una sull'altra
l'una vicina all'altra
in attesa
ed evidente astioso silenzioso conflitto.
Che pena fan loro
e che pena fan le galline
che accettan con rabbiosa rassegnazione
il loro ruolo
da secondarie.


polli che si credono galli
galline che si pensano faraone
pollai incredibilmente affollati
per giochi da pennuti che non volano