Parto
per illuminare
le crepe della mia identità.
Parto
e rinasco nel volo.
Laggiù mi aspetta una madre
mi aspetta da tanto tempo
immemorabile richiamo
antico quanto la mia anima.
Accanto alla sua tomba mi siederò
ascolterò il suo respiro
le tue cellule vibrare.
Parto
per imparare a morire
essere
con te
in questa materia
perfetta.
domenica 8 luglio 2012
martedì 3 luglio 2012
Il richiamo universale
Hai lavorato a lungo. Hai lavorato sodo su te stessa e, dopo tanto tempo e infinite prove malriuscite. finalmente riesci
a gestire ogni situazione, anche la più drammatica, con un
atteggiamento di calma profonda. Sei felice per questo. Senti che la
pace fluisce tra la tua mente e il tuo corpo. Pensi che finalmente
niente più potrà scalfirti, niente più potrà turbare il tuo stato di
perfetta, equilibrata, duramente conquistata calma interiore. Finchè non chiama tua madre..
Luce
Se ti concentri sulla fonte della luce e trovi la giusta angolazione, la
giusta visuale, quella che scardina le verità, scoprirai qualcosa che è
talmente banale da non averci mai fatto caso: attorno a lei, tutto è
oscurità. Il cielo, la superficie, i nostri corpi, tutto è
nell'oscurità. E vive di rendita. Solo la luce vive di luce propria. La
luce illumina. I corpi devono ancora cominciare a brillare.
Intervista SLOT a Servizio Pubblico. La mia perfetta dizione. Il mio atteggiamento da camionista che m'impreziosisce.
http://www.serviziopubblico.it/fatti_e_persone/2012/06/06/news/non_e_una_tv_per_giovani.html?cat_id=8&fb_source=message
giovedì 23 febbraio 2012
E' come se in vent'anni non l'avessi mai lasciata
come se le fossi sempre rimasta accanto
senza saperlo
senza sospettarlo
ho vegliato le sue notti
gli sguardi privi d'espressione nel vuoto che s'affacciava al di là di una finestra
nel cortile spoglio
riflessa alle spalle
così bella
senza saperlo
e così sola
dolore sordo mi contundeva
il mio alito sapeva già di sigaretta
occhi fissi sul vuoto
silenzio
riflesso
chiusa in un piccolo bagno
attenta a non far rumore
assorta nel mio vuoto
che era davvero
così..vuoto..
quell'adolescente
che non ho mai lasciato andare..
mi strazia il cuore la necessità
di dirle ora
addio.
come se le fossi sempre rimasta accanto
senza saperlo
senza sospettarlo
ho vegliato le sue notti
gli sguardi privi d'espressione nel vuoto che s'affacciava al di là di una finestra
nel cortile spoglio
riflessa alle spalle
così bella
senza saperlo
e così sola
dolore sordo mi contundeva
il mio alito sapeva già di sigaretta
occhi fissi sul vuoto
silenzio
riflesso
chiusa in un piccolo bagno
attenta a non far rumore
assorta nel mio vuoto
che era davvero
così..vuoto..
quell'adolescente
che non ho mai lasciato andare..
mi strazia il cuore la necessità
di dirle ora
addio.
lunedì 9 gennaio 2012
TUTTO SCORRE
la casa in cui vivi, lavori, riposi, nel tempo s'è trasformata in un deposito in cui il vivere è stretto, e il semplice gesto di camminarvi s'è fatto attento per non inciampare nelle cose che riempiono le tue quotidianità. Così un giorno, lo stesso in cui ti risvegli e fai caso a quel tutto affollato come fosse la prima volta che lo noti, realizzi che i tuoi spazi sono gonfi, pieni di cose che non servono più. Tiri un sospiro e decidi che è arrivato il momento di prenderti uno spazio tutto per te. Così cominci a svuotar cassetti che non apri da una vita nella speranza di trovare oggetti da buttar via. Di cui liberarti. Tra la polvere riemergono cose che non ricordavi più. Alcune ora non possiedono più il significato che un tempo te le ha fatte mettere da parte. Altre, poche in realtà, continuano ad avere il potere della rievocazione. Altre ancora erano dolorose un tempo, e altre felici. Di tutte, un gran mucchio sono da riporre nel sacchetto della spazzatura.. I cassetti ora sono nuovamente pronti per essere rimessi in ordine. Ciò che è sparso nella casa e fa parte del mio presente, ora lo posso riporre là. Lo spazio torna a respirare. La vista riacquista ampiezza. La mente s'acquieta. Il nuovo presente si prepara a diventare a sua volta passato.
venerdì 6 gennaio 2012
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