lunedì 13 dicembre 2010

Districo fili.
Sciolgo nodi.
Nel silenzio riscopro il mio terrore,
la paralisi della solitudine.
C'è qualcosa che rimane sempre uguale
e che il rumore nella superficie copre.
Come un corpo accartocciato in freddo rigor mortis
ma vivo dentro
e caldo.
Il silenzio non è mica comodo.
Eppure è il luogo dove tutte le cose ricominciano a vivere.
L'utero in cui dolorosamente rinascere.
Ho paura a volte
a scendere quaggiù.

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